martedì, Ottobre 22
La Tour Eiffel

La Parigi da sogno vista con gli occhi di un turista: potrebbe essere questo il sottotitolo di “Come and stay in Paris”, il cortometraggio su Parigi che l’artista Alex Soloviev ha deciso di dedicare alla capitale francese. Un tributo, appunto, in formato video e della durata di tre minuti e mezzo. Ma sufficienti comunque a questo giovane videomaker per riuscire nell’impresa di mostrare alla più romantica città del mondo com’è, quando si guarda allo specchio.

E il risultato di questo lavoro è semplicemente straordinario. Col suo sguardo digitale, Soloviev è riuscito a catturare molti degli aspetti di questa città unica nel suo genere. Le abitudini e i vizi, le piccole e grandi contraddizioni sono tutte perfettamente rappresentate in questo suggestivo micrometraggio. Un contributo che si aggiunge ai tanti racconti che condensano, in pochi secondi, tutta la bellezza di Parigi. E di cui via abbiamo sempre dato conto.

Place des Vosges

Come and stay in Paris mostra la Parigi che vi raccontiamo, da mesi, su questo blog. Viaggiando attraverso la cornice ineguagliabile offerta dagli scorci parigini. Quelli che vi proponiamo, tappa dopo tappa, in quei “viaggi nei viaggi” alla scoperta della capitale francese.

Non c’è infatti uno dei luoghi di Parigi raccontati nel video di Soloviev che non sia stato raccontato, in pieno o solo in parte, nelle tantissime proposte di passeggiate a Parigi in compagnia delle nostre guide italiane.

Gli scorci della Rive Gauche, la maestosità delle isole parigine che attraversano la Senna, il quartiere Latino: tutto è rappresentato alla perfezione in questo autentico omaggio alla Parigi da sogno vista con gli occhi di un turista. Dai quartieri meno noti della capitale francese fino ai monumenti più visitati. Dalla Sainte Chapelle, ai bellissimi ponti, fino alla maestosità delle fontane: niente è sfuggito allo sguardo di Soloviev. Un video che vi offriamo come base di partenza per la vostra idea di vacanza a Parigi.

La Sainte Chapelle

Un primo passo verso un programma che le nostre guide italiane saranno disposte a valutare. E, all’occorrenza, a modificare integrandolo sulla base del tipo di gruppo e del periodo dell’anno.

Voilà perché, davanti a racconti di Parigi così suggestivi e precisi, a noi non resta che metterci lì, e goderceli tutti d’un fiato. Come se questa città non sia, in fondo, anche un po’ la nostra.

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