martedì, Marzo 19
La Tomba al cui interno sono conservate le spoglie di Napoleone Bonaparte

Tutta la bellezza di Parigi, in appena due minuti. Sono quelli del cortometraggio “Bonjour Paris” con cui un giovane regista, Tyler Fairbank, ha raccontato tutta la meraviglia della capitale francese, in hyper-lapse. Un piccolo concentrato di pura e potente bellezza nel quale sono condensati tre giorni, quelli trascorsi dal regista e dalla sua troupe “a spasso” per la ville lumière, e che abbiamo scelto di selezionare per offrire un ennesimo valido motivo per un viaggio nella città più romantica del mondo: Parigi.

Una città da vedere senza dubbio nella sua interezza, come suggerisce il cortometraggio, di giorno e di notte, perché cambia col cambiare della luce solare. E che merita lunghe e interminabili passeggiate, magari in compagnia di una delle nostre guide italiane. Perché restare impalati davanti a monumenti e piazze e giardini va bene, ma conoscere i tanti incredibili aneddoti e le storie passate accanto ad ogni singolo edificio di Parigi, beh, questa è un’altra storia. E’ un lusso che bisognerebbe concedersi almeno una volta nella vita e che solo chi vive la città tutti i giorni, come i nostri accompagnatori, è in grado di raccontare.

Una vista della Tour Eiffel al tramonto

Che poi è quello che fa la differenza tra il video di Tyler Fairbank e una visita di persona nella capitale francese. Già perché il meraviglioso cortometraggio “Bonjour Paris” che racchiude tutta la bellezza di Parigi, in appena due minuti, è solo un assaggio, per quanto ricchissimo, di quello che si può visitare una volta che vi trovate da queste parti. Nel video, girato servendosi dell’aiuto di alcuni droni e in hyper-lapse (una speciale tecnica cinematografica che serve a velocizzare la scena salvaguardando la qualità dell’immagine), c’è davvero moltissimo, quanto basta a riempire tre giorni di viaggio a Parigi, eppure manca ancora qualcosa.

L’interno dell’Opera de Paris

Si parte con una tradizionale visita a Montmartre, e la vista mozzafiato che si gode dalla scalinata del Sacro Cuore. Per poi “scendere” e vedere da vicino tutta la bellezza di Parigi, dal Louvre (con visita obbligata alla sala che accoglie la Gioconda), ai Jardin des Tuileries, fino a Place de la Concorde e ancora più giù, in fondo agli Champs Elysée, tappa Arco di Trionfo e visita sulla sommità del monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre francesi con vista sulla città. Giusto il tempo di scendere che si è di nuovo a contatto con l’arte, perché il video porta direttamente all’interno dell’Opera de Paris, e poi, in ordine sparso, alle catacombe, alla tomba di Napoleone, al Moulin Rouge, fino all’immancabile visita alla Tour Eiffel, gemma di questo cortometraggio, ripresa da tutte le angolazioni e in orari e posti diversi. Proprio a rimarcare il mondo in cui Parigi, e il suo simbolo per eccellenza, nascondano al loro interno diverse facce.

La sala del Louvre dove è conservata la Gioconda

Eppure, dicevamo, per quanto questo splendido contributo filmato riesca a mettere insieme tutta la bellezza di Parigi, in appena due minuti, c’è qualcosa che manca all’appello. Ma non è un monumento, una piazza o un giardino (che pure mancano nel video, come ad esempio il Grand e il Petit Palais, Place des Vosges, Place de la Repubblique, Bastille, il quartiere Latino, e potremmo andare avanti ancora a lungo), piuttosto si tratta di una sensazione. Come una specie di sentimento che è impossibile da far stare in una foto. E pure in un cortometraggio che pure ci prova a raccontare tutta la bellezza di Parigi, in appena due minuti. Una roba che c’entra con il passeggiare per le vie del centro di notte, o prende un caffè in una terrazza, sedersi su una determinata panchina in un pomeriggio tra i tanti. Quel genere di cose, insomma, che fanno la differenza tra vedere Parigi, e viverla. Con gli occhi di chi la conosce bene.

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