venerdì, Ottobre 4
Un particolare suggestivo del Ponte Alessandro III

Passeggiando per la città quasi si corre il rischio di non notarli affatto. Tanta è la bellezza di ciò che si estende da un lato e dall’altro della Senna che pochi, infatti, riescono a notare alla prima impressione l’incanto di ciò che gli sta letteralmente “sopra”. Eppure quello dei ponti di Parigi, o almeno della maggior parte di loro, è uno spettacolo che vale da solo una fetta consistente dell’intero patrimonio di bellezza che fa della capitale francese una delle città tra le più romantiche del mondo.

Dal più antico al più prestigioso, passando per il più bello e il più intriso di storia, fino al più tragico e al più artistico. Lungo i tredici chilometri che percorrono Parigi da un capo all’altro, sono 37 i ponti che attraversano la Senna collegando le sponde della Rive Gauche a quelle della Rive Droite. Uno spettacolo nello spettacolo di questa città che tra monumenti, giardini, piazze e quartieri particolari, rappresenta – a pieno titolo – una delle pochissime città-museo ancora presenti in Europa.

Un luogo dove il futuro si è ritagliato il suo spazio senza toglierne al passato. Anzi, contribuendo alla sua salvaguardia. Come dimostra proprio la storia che in un modo o nell’altro lega tutti i ponti di Parigi, in un viaggio nella storia della capitale francese che le nostre guide italiane, arricchendo questa passeggiata lungo la Senna di aneddoti e curiosità storiche tramandate a Parigi da generazioni, propongono a chi di solito nella Ville Lumière c’è stato almeno già una volta.

Il Pont Neuf, considerato una specie di “salotto del popolo”

Ma anche per i neofiti della capitale francese quello lungo i ponti di Parigi può essere un tour in grado di dare una prima impressione molto intima della città. Da arricchire poi eventualmente con le tradizionali tappe obbligate: dal Quartiere Latino a Montmartre passando per la Tour Eiffel e la cattedrale di Notre-Dame.

Un viaggio lungo la Senna alla scoperta dei più bei ponti di Parigi che non può non cominciare dal nostro preferito. Un ponte che non è né il più vecchio, né il più recente dei 37 ponti parigini. Ma che, al pari dei monumenti più celebri della capitale francese, simboleggia e riassume la città. Oltre ad essere il preferito degli Instagrammers e dei turisti di tutto il mondo. Parliamo, naturalmente, del Ponte Alessandro III. Costruito in occasione dell’esposizione universale del ‘900, il ponte Alessandro III è un autentico capolavoro a cavallo della Senna. Simbolo, insieme al Grand e Petit Palais dell’Art Nuoveau, questo collega appunto la Rive Gauche da Les Invalides fino all’inizio degli Champs Elysées. Un assoluto gioiello nel cuore della capitale francese, che attira da solo milioni di turisti ogni anno. E pure qualche celebrità, visto che la cantante inglese Adele l’ha scelto come cornice della sua hit più celebre “Someone Like You

Il Pont Des Arts, l’antica passerella sulla Senna e ritrovo di molti artisti

Meno “artistico”, ma non meno d’impatto è poi il Pont Neuf (o ponte nuovo), altra meraviglia dell’architettura parigina di fine ‘800. A dispetto del nome, questo è il più anziano dei ponti che attraversano la Senna, proprio all’altezza dell’Ile de la Cité. Arteria un tempo utilizzata per i semplici scambi commerciali tra una riva e l’altra della capitale francese, con la rivoluzione estetica voluta da Hausmann, questo ponte per la prima volta diventa il simbolo di una città che vede bellezza ovunque. E che, lentamente, comincia a considerare anche il centro cittadino come una specie di “salotto del popolo”. Ecco perché, per la prima volta in assoluto su questo ponte, oltre a prevedere marciapiedi una specie di rientranze per il passaggio e la sosta dei pedoni, compare la luce. Ovvero i lampioni. Prima di allora considerati un lusso per questo genere di realizzazioni.

Un manifesto del film “Diana”, esposto proprio accanto al Ponte de l’Alma, dove la principessa perse la vita la notte del 31 agosto 1997

Poco distante dal Pont Neuf, però, si erge un altro caratteristico ponte della storia di Parigi: il Pont des Arts, o ponte delle arti. Si tratta dell’ultimo ponte in legno della “vecchia” capitale, oltre che un simbolo della produzione artistica della città. Un tempo vera e propria passerella sulla Senna, questo era il ponte dove la borghesia della capitale amava trascorrere i temperati pomeriggi primaverili e, al contempo, ammirare le opere che qui venivano esposte dai noti e meno noti artisti in transito a Parigi.

Ma i ponti, a Parigi, non sono sempre storie di bellezza e cultura. Tutti ricordano il Pont dell’Alma, dove il 31 agosto del 1997 perse la vita la principessa Diana. Un luogo ancora oggi ritenuto “sacro” dai parigini, che in memoria di quel triste giorno, pronunciando il suo nome, abbassano automaticamente lo sguardo. Perché ci sono ferite che non smettono mai di sanguinare. Anche nelle città eterne.

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