sabato, Aprile 20

E se “becco” una giornata di pioggia a Parigi? Quando ci sentiamo rivolgere questa domanda, e capita spesso, ci fermiamo sempre un attimo a riflettere. Perché una risposta vera, nel senso che valga per tutti, a una domanda del genere, non esiste mica; giacché ognuno, specie in vacanza, ha il proprio modo di vivere e reagire alla pioggia.

Una immagine delle gallerie dei Jardins du Palais Royal a Parigi, rimasti esattamente come erano nella Belle Epoque.

C’è per esempio lo spavaldo, quello che non si cura di niente e fa tutto come se in cielo splendesse il sole delle grandi occasioni. Poi c’è l’impavido, vale a dire quello che rivede parzialmente il programma della vacanza sapendo già che alla fine di ogni giornata sarà tornato a casa comunque bagnato, e in più con un numero limitato di cose viste. E poi c’è il previdente. Quello cioè che si affida a chi Parigi la conosce bene e si lascia guidare in un percorso decisamente fuori dall’ordinario, ma non meno entusiasmante del canonico giro turistico.

Perché è chiaro che se in un giorno di pioggia non rinunciate alla Tour Eiffel, a Montmartre e agli Champs Elysée, il minimo che possa accadervi è di prendere acqua a secchiate. Così da tempo abbiamo sviluppato un nostro personalissimo “Piano P” (no, non B, P, come Pioggia) che proviamo a sintetizzare in questo post mettendo giusto due-tre indizi buoni per tutte le occasioni, d’estate come d’inverno. Di giorno come di sera.

Prima tappa di questo giro anti-pioggia prevede un passaggio in tutte le gallerie coperte di Parigi. Autentiche perle della Ville Lumière, queste gallerie, tipiche del XIX Secolo, sono degli scrigni spesso inaccessibili a turisti e visitatori occasionali. Eppure è proprio dentro questi angoli che si respira la vera aria parigina. Dalla Gelerie Vivienne, al passafe Jouffroy, al passage Verdun fino al passage du panorama, tutto, o quasi, è rimasto com’era, vale a dire la Parigi magica del 1800.

Tappa obbligata in un giorno di pioggia è Angelina. Ben più che una semplice sala da the..

Un altro modo incantevole di scoprire la vera Parigi in un giorno di pioggia, non può non prevedere poi un passaggio sotto la meravigliosa cornice dei Jardins du Palais Royal. Questo luogo incantato, a due passi dal Louvre, permette di immergersi in un’altra epoca solo passeggiando sotto i suoi maestosi porticati (la qual cosa, non vi sarà sfuggito, ci riporta alla ragione principale del nostro tour: ovvero ripararsi dalla pioggi) costeggiando uno dei più bei giardini immerso nel cuore della Capitale francese.

Terza ed ultima tappa di questo nostro “Piano P”, piacere dello spirito e della gola, è Angelina. Molto più che un semplice salone da the, questo piccolo angolo di paradiso dei sensi permette di gustare una delle migliori cioccolate parigine (calde, se dovessimo essere in inverno, in gelato, se fossimo in estate) in un contesto che definire incantato sembra persino riduttivo. Altro aspetto che non andrebbe sottovalutato, è che, oltre ad essere su rue de Rivoli, dunque davvero nel pieno centro del centro di Parigi, questo luogo permette di toccare con mano i decori e la bellezza che nella Belle Epoque hanno fatto di Parigi il centro del mondo.

Insomma, ancora sicuri che una giornata di pioggia, a Parigi, sia poi questa sventura che avete sempre creduto?

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