venerdì, Ottobre 4

Le musée de la Vie romantique o il Museo della vita Romantica a Parigi

Tutto nasce da un pittore di origine olandese che giunse a Parigi nel 1811,
Ary Scheffer (1795-1858)  si stabilì nel luglio 1830  al n°7 rue Chaptal (attuale n°16) in un quartiere residenziale già da allora tanto in voga, chiamato “Nouvelle Athens”.
Siamo nella zona di Montmartre, luogo impregnato di romanticismo, dove l’ arte e la cultura dominavano in tutto il quartiere.  Ary Scheffer oltre che esponente del romanticismo francese e abile ritrattista, era da qualche anno maestro di disegno per i figli del duca d’Orléans.
Una personalità di tutto rispetto nel mondo dell’ arte e abile organizzatore di “eventi casalinghi” che mettevano insieme i nomi più importanti della cultura parigina di quegli anni.
La sua casa conobbe per trent’anni un’intensa attività artistica, politica e letteraria.
Tra i frequentatori più assidui ricordiamo  Delacroix, vicino di casa, Chopin che suona volentieri il pianoforte per deliziare gli amici; Liszt e Marie d’Agoult, e Rossini , Tourgueniev, Dickens o Pauline Viardot.
Di sicuro nella casa di rue Chaptal ci doveva essere un bel movimento: immaginate solo di poter visitare gli ambienti del museo della vita romantica di Parigi e di poter calpestare gli stessi posti dove per un tea si riunivano personaggi del calibro di Dickens o di Chopin.
Alla morte di Ary Scheffer nel 1858 la casa in cui lui aveva vissuto in affitto per 30 anni, venne acquistata dalla di lui unica figlia Cornélia Scheffer-Marjolin. Cornelia per tutta la vita cercò di conservare al meglio la casa on cui aveva vissuto il padre  cercando anch’ essa di diffondere il più possibile la cultura “romantica” tanto casa all’ amato padre. Cornelia si sposò con Ernest Renan, un intellettuale del tempo, conosciuto in particolare per il suo libro Vita di Gesù, uno dei testi francesi più venduti al Mondo.
Alla morte di Cornelia nel 1899, per sua volontà, le opere del padre vennero donate alla città natale del padre, Dordrecht nei Paesi Bassi. La proprietà di rue Chaptal è andò a Noémi Renan (pronipote di Scheffer). Noemi apportò qualche modifica alla casa; installò un ampio soggiorno e una biblioteca dedicata alle opere di suo padre Ernest Renan nello studio più grande e affitto il secondo ad altri artisti.
La casa continuò anche in quegli anni ad essere un centro culturale e attrazioni di tanti artisti.
Probabilmente questo era il suo destino fin dai tempi del suo fondatore.

Nel 1956 la casa fu venduta allo Stato per una cifra simbolica, affinché vi si potesse insediare un’istituzione culturale.
Dopo aver ospitato un centro di insegnamento e ricerca universitario dedito allo studio dei suoni e dei colori sotto la direzione del cugino Olivier Revault d’Allonnes, i coniugi Siohan si adoperarono nel 1980 per creare nell’antica residenza del pittore “un centro culturale prevalentemente museografico istituzione”.
Nel 1982, lo Stato ha ceduto la gestione dell’edificio alla città di Parigi, che ha poi aperto una dependance del museo Carnavalet con il nome di “Museo Renan-Scheffer”.

foto di Pierre Antoine

Nel 1987 il museo ha preso il nome di “Museo della Vita Romantica” .
Oggi il museo occupa l’ intera abitazione su due piani e quelli che erano i laboratori esterni, nel bel giardino della casa.  Molto del Museo ricorda Scheffer e il suo circolo di amici artisti.
3 delle sale al piano terra  troviamo invece i ricordi di vita di una “frequentatrice” di quel circolo e compagna di vita per un periodo di Chopin; stiamo parlando di un personaggio affascinante e trasgressivo per quei tempo, George Sand. Ripercorrono la storia di questa artista ( il suo vero nome era Aurore Dupin) , riproducendo i luoghi dove ha vissuto ed esponendo i suoi disegni, i ritratti dei suoi parenti, i mobili, i gioielli che le sono appartenuti, ecc. Attraverso la figura di George Sand è tutto il XIX secolo che riaffiora davanti ai nostri occhi: la difficoltà per una donna di essere una scrittrice, le forti differenze sociali tra “persone piccole” e persone benestanti di nobile nascita, l’importanza dell’educazione per “diventare qualcuno”, o anche matrimoni combinati in cui i due i coniugi si conoscono appena.

Oggi il museo della vita romantica è una piacevole sorpresa non solo per le persone più sensibili e romantiche, ma un po per tutti i visitatori che si apprestano a conoscere Parigi e la zona di Montmatre in maniera più approfondita.

Museo della vita romantica, Hôtel Scheffer-Renan
16 rue Chaptal 75009 Parigi

Métro : Saint-Georges (ligne 12), Pigalle (ligne 2 ou 12), Blanche (ligne 2)

Le musée de la Vie romantique et le salon de thé Rose Bakery sont ouverts tous les jours sauf le lundi.
Le musée de 10h à 18h, le salon de thé de 10h à 17h30.

Per le informazioni più approfondite sul museo della vita Romantica, per le mostre temporanee o permanenti e per tutto il resto, potete consultare il bel sito ufficiale del museo, dove è possibile anche effettuare un tou virtuale.

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