Parigi si crede Venezia e fa dei sotterranei di Palais de Tokyo una riproduzione artificiale di Piazza San Marco durante il suggestivo fenomeno dell’inondazione. No, nessuno scherzo, semmai pura provocazione. O almeno questo è il senso che Céleste Boursier-Mougenot, artista chiamato a rappresentare la Francia alla Biennale d’arte contemporanea di Venezia, ha voluto dare a “Acquaalta”, quest’opera incredibile che di fatto trasforma Palais de Tokyo in una qualche sorta di canale veneziano, rigorosamente navigabile in gondola, e che sarà aperta al pubblico fino al prossimo 13 settembre.
Altro che esposizione interattiva, “Acquaalta” permetterà a chiunque di immergersi (e stavolta nel vero senso della parola) in una specie di universo parallelo, non necessariamente fedele a quello veneziano (ma qui dipende un po’ anche dalla sensazioni soggettive), che sconvolge per il mix di sensazioni che proietta sulla pelle e nella mente.
L’originalità dell’esposizione, che per chi avrà la fortuna di vivere in prima persona questa esperienza segnerà per sempre una linea di demarcazione tra un prima e un dopo, almeno nel modo di approcciare all’arte contemporanea, è garantita dall’attento gioco di proiezioni, dalla disposizione e dalla cura maniacale di ogni singola luce, dai suoni e dai video proiettati lungo questa traversata in gondola. Un viaggio davvero fuori dal comune, per niente fedele a quello veneziano questo vogliamo ribadirlo, ma comunque incantevole, del tutto fantastico, completamente immersivo e sicuramente originale, che porterà il visitatore lontano con la mente, in una specie di spazio indefinito tra miraggio e realtà.