giovedì, Aprile 18

Cosa hanno in comune David Bowie e Paul McCartney? Sono entrambi inglesi, d’accordo. Sono due leggende viventi della musica internazionale, benissimo. Hanno superato da un pezzo i 65, e fin qui ci siamo. Ma poi? Tutto qui? Non esattamente. C’è infatti ancora una cosa che li unisce, e ha a che fare con Parigi. Già, perché queste due icone del rock mondiale saranno, ognuno alla sua maniera, protagonisti indiscussi della primavera parigina. In che senso? Ve lo spieghiamo subito.

Il presidente della Repubblica francese, François Hollande, consegna la Legione d’Onore a sir Paul McCartney

Tanto per cominciare, iniziate a segnare questa data: 11 giugno, Stade de France, Saint-Denis. Quel giorno la “casa” del Paris Saint-Germain farà da sfondo al ritorno sul palco dell’ex Beatle Paul McCartney. Un ritorno annunciato una manciata di giorni fa dal manager del 72enne eterno “baronetto” di Sua Maestà, che ha già scatenato la caccia al biglietto tra i fan – moltissimi – della ville lumière. McCartney torna dunque a Parigi nella veste che più gli è propria, quella di cantautore, a quasi cinque anni dall’ultima apparizione su un palco francese. Ma soprattutto quella dell’11 giugno sarà la prima volta a Parigi dalla consegna della decorazione, avvenuta nel settembre del 2012 per mano del presidente François Hollande, della Legione d’Onore.

Niente concerti, ma una retrospettiva che promette di mostrare i mille volti del più famoso “duca” della storia, per l’altro grande “londoners” protagonista nei prossimi mesi a Parigi. La Philarmonie de Paris consacra infatti David Bowie con una mostra che apre la stagione della prestigiosa istituzione musicale francese. Da Major Tom a Ziggy Stardust, da Aladdin Sane a Halloween Jack, David Bowie, da sempre affascinato dall’avanguardia, s’inventa, si trasforma e mostra il suo corpo diventato spettacolo. Londra, New York, passando per Berlino, Bowie mette in mostra la sua geografia musicale e attraverso gli sviluppi artistici della storia recente.

Ed è proprio questo itinerario ricco e affascinante che la retrospettiva si promette di ripercorrere. Provenienti principalmente dagli archivi personali di David Bowie, la mostra – aperta fino al prossimo 31 maggio – contiene materiali visivi e sonori totalmente inediti, come inediti sono le fotografie e i filmati, i costumi, gli elementi scenici, i manoscritti, i disegni e gli strumenti che permetteranno di ricostruire a ritroso il percorso non convenzionale e l’influenza sulla cultura popolare di un artista unico e “inclassificabile”.

Quale migliore occasione, insomma, per godersi due capitali europee e un tour nella storia della musica internazionale, al prezzo di un viaggio a Parigi.

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