I più romantici la definiscono “La cicatrice urbana di Parigi”, a volerle conferire il valore che merita e il rapporto controverso che la lega alla città. Per i più cinici è, invece, “la zip”, la cerniera. Per tutti gli altri, semplicemente, la “Petite Ceinture” (piccola cintura), uno dei luoghi di Parigi tra i più ricchi di storia e fascino.
Uno dei simboli dimenticati della Ville Lumière che torna a far parlare di sé in una mostra in programma fino al prossimo 18 marzo presso lo spazio “La Passarelle”, all’interno dell’Università “Pierre e Marie Curie” di Parigi (ingresso gratuito).
Un appuntamento assolutamente da non perdere soprattutto per gli amanti della Parigi segreta. Visita che consigliamo vivamente di inserire nel programma di un fine settimana pariginio, magari come conclusione di una delle nostre proposte di promenade a Parigi in compagnia delle nostre esperte guide italiane.
Perché non capita davvero tutti i giorni di poter assistere ad una mostra che pone l’accento sul grande lavoro del fotografo parigino Pierre Folk che da ormai sei anni lavora sulla “Petite Ceinture” per cercare di raccontare nella maniera più onesta possibile un angolo davvero suggestivo e carico di significato della città più romantica del mondo. Lavoro confluito nel progetto “By the silente line” (Vicino alla linea silenziosa) da cui sono tratte le immagini che saranno esposte fino al 18 marzo allo spazio “La Passarelle”.
Abbandonata intorno alla metà degli anni Trenta, la “Petite Ceinture” non è altri che una vecchia linea ferroviaria abbandonata, inaugurata nel 1852 con l’obiettivo di collegare le cinque stazioni principali all’interno delle fortificazioni della capitale francese. Un raccordo di 32 chilometri inizialmente utilizzato per il trasporto delle merci e, solo in un secondo momento, anche delle persone. Nel 1900, in occasione dell’Esposizione universale di Parigi, le 30 stazioni della “Petite Ceinture” arrivarono ad accogliere qualcosa come 39 milioni di persone. Eppure negli anni successivi la “Petite Ceinture” fu progressivamente abbandonata e sostituita dalle automobili e dalla linea metropolitana, fino a chiudere definitivamente nel 1934. Da allora, malgrado sia letteralmente invasa da oltre 200 specie di piante e 70 specie di animali, è in stato di abbandono.
Molti sono state le proposte per recuperarla in tutto o in parte, mentre alcuni chiedono che venga trasformata in un parco pubblico, su esempio della vicina Promenade Plantée – ricavata da una vecchia linea ferroviaria sopraelevata lunga 4,7 chilometri. Ma per il momento ad avere la meglio sono state le organizzazioni che si sono battute perché la “Petite Ceinture” fosse conservata così com’è, per salvaguardare, dicono, parte dell’eredità e del patrimonio storico di Parigi.