venerdì, Marzo 29

Il Cimetière du Montparnasse, nell’omonimo quartiere parigino (14 Arrondissement), è per estensione il secondo della capitale (dopo Pere-Lachaise) ed una delle aree verdi più ampie di Parigi. Conta ben 19 ettari di terreno con una grande varietà di piante e migliaia di alberi (circa 1200) tra aceri, tigli, frassini conifere e cedri. Lo attraversa la Rue Emile Richard, dividendolo in due zone: il Grand Cimitière ed il Petit Cimitière Nel XVII secolo questa era un’area di proprietà di alcuni ordini ecclesiastici su cui sorgevano due istituti di carità. Dopo la rivoluzione francese i terreni vennero confiscati e destinati alla realizzazione di un cimitero fuori Parigi, dato che i cimiteri che sorgevano entro la cinta cittadina, quasi sempre in prossimità della chiese, vennero chiusi con editto napoleonico per motivi di igiene pubblica.

Tra questi il più grande era senza dubbio il Cimetière des Innocents. Il cimitero di Montparnasse, conosciuto come Cimetière du Sud, fu inaugurato nel 1824 e a lungo accolse le spoglie di quanti morivano negli ospedali e che nessuno reclamava. Con l’acquisizione di altri terreni e le modifiche urbanistiche del periodo di Napoleone III il cimitero venne inglobato nella città e destinato alla sepoltura di quanti vivevano sulla riva sinistra e che fino ad allora venivano portati nel villaggio di Vaugirard e nel cimitero di Sainte Catherine.

Nel 1931 Montparnasse è stato dichiarato cimitero monumentale. Dalla sua apertura oltre 300.000 persone hanno trovato sepoltura qui: attualmente sono 35.000 le tombe presenti ed ogni anno il numero cresce di circa un migliaio. Pur non essendo famoso come Pere-Lachaise il Cimitero di Montparnasse merita una visita in primo luogo perché è una delle più belle passeggiate che abbia Parigi: sono moltissimi i parigini che vengono qui per camminare lungo i viali alberati e godere di quest’oasi di tranquillità. Tra l’altro il cimitero conserva numerose statue e sculture in pietra, marmo e bronzo appartenenti ad epoche diverse. Tra le sculture più note quella che rappresenta i quattro sergenti di La Rochelle, accusati di far parte della Carboneria, decapitati nel 1822. Le Génie du sommeil éternel (Lo spirito del sonno eterno) di Horace Daillion,  Il Bacio di Brancusi, che risale al 1910, una delle prime rappresentazioni artistiche di cubismo a Parigi.

In secondo luogo per quello che il Cimitero di Montparnasse rappresenta in assoluto, ossia un prezioso custode della memoria storica collettiva attraverso il ricordo di tanti uomini (e donne) che hanno fatto la storia e la cultura europea. Artisti, poeti, scrittori, uomini politici, filosofi ed intellettuali, attori, cantanti e personaggi illustri, francesi e non. Tra questi ricordiamo il filosofo Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, la cui tomba accoglie i visitatori all’ingresso; lo scrittore Guy de Maupassant, Henry Poincarè, fisico e matematico; Charles Baudelaire, che riposa nella tomba di famiglia, il commediografo irlandese Samuel Beckett, Alfred Dreyfuss, ufficiale di artiglieria al centro di un noto caso giudiziario (l’Affaire Dreyfus); il poeta Eugene Ionesco e lo scrittore Tristan Tzara, entrambi di origini romene, il fotografo americano Man Ray e Kiki de Montparnasse, attrice e ballerina, che divenne una delle sue muse ispiratrici;

Serge Gainsbourg, amato cantautore francese, lo scrittore argentino Julio Cortázar, le scrittrici Marguerite Duras e Susan Sontag, l’attore Philippe Noiret.

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