venerdì, Ottobre 4

Coco Chanel, la vita  da romanzo di una delle più grandi stiliste di sempre

Gabrielle Bonheur Chanel, nome d’arte Coco Chanel è stata una famosissima stilista francese che è riuscita a rivoluzionare il concetto di femminilità ed anche ad inserirsi come stilista fondamentale nella fashion design. Sono stati creati grazie a lei alcuni “classici” della moda del XX secolo, come il tailleur senza collo delineato nei contorni in passamaneria, le scarpe di due colori con il calcagno scoperto, i bottoni gioiello e le borse di nappa trapuntata con la tracolla di catena.
La famosissima casa di moda che ha fondato porta il suo nome, Chanel.
Dell’infanzia di Coco Chanel si sanno solo pochissime cose, lei stessa nelle varie intervista rilasciò pochissime dichiarazioni al riguardo.
Coco Chanel nasce il 19 agosto 1883 all’interno di un ospizio per poveri, dove vivevano i suoi genitori.
Il padre era un venditore ambulante e andava in giro per i mercati dell’Auvergne e la madre era figlia di un locandiere. Appena nata si trasferiscono a Issoire, dove nacquero gli altri suoi 3 fratelli. Dopo la nascita dell’ultima figlia, la madre si ammalò ed a causa di una febbre alta e di un attacco d’asma viene trovata la mattina del febbraio 1895 morta, Chanel aveva solo 12 anni. Il padre non potendo crescere i suoi 5 figli mandò i 2 maschi a lavorare presso un’azienda agricola e le 3 femmine le affidò all’orfanatrofio di Aubazine, gestito dalle suore. Essendo insieme alle sue sorelle, bambine provenienti da una famiglia molto povera che non potevano fare donazioni all’orfanatrofio, erano trattate diversamente e sfavorite rispetto alle altre.
La vita passata all’interno dell’orfanatrofio gestito dalle suore, lo si percepisce nelle collezioni di Chanel che sono austere e spesso bianche e nere.
Nel 1901 quando compì 18 anni, quindi raggiunto il limite massimo per poter stare all’orfanatrofio, Chanel inizia a lavorare come commessa alla Maison Grampayre, un negozio di maglieria e biancheria, dove mette in pratica le nozioni di cucito apprese dalle suore.
Una prima svolta nella vita di Chanel è nel 1904, quando conosce Etienne de Balsan che diverrà il suo amante. Balsan essendo figlio di imprenditori tessili, diventa il primo finanziatore di Chanel, in oltre nel 1908 propone a Chanel di trasferirsi nel suo castello a Royallieu. La loro storia durerà 6 anni.
Verso il 1909 Chanel inizia la sua carriera da stilista realizzando cappellini, grazie all’aiuto economico di Balsan. Questi erano anni in cui si portavano cappelli sontuosi pieni di piume che si potevano portare solo usando una struttura di sostegno, quindi Chanel decise di creare dei cappelli molto più lineari e semplici da usare.
Nel castello dell’amante, Chanel conosce quello che sarà l’amore della sua vita, Arthur “Boy” Capel. Capel era un industriale di Newcastle ed esportava carbone. Chanel e Capel decisero di andare a vivere insieme a Parigi e qui Cabel credendo nel lavoro di Chanel, le diede i soldi per aprire una boutique al 21 Rue Cambon. I due amanti a causa della loro diversa classe sociale, non si sposarono mai.
Nel 1912 la boutique era già avviata da 2 anni e Chanel decise di vendere oltre ai cappellini anche maglioni, gonne ed altro.
La prima cliente che indossò un abito firmato Chanel fu Suzanne Orlandi, era una abito di velluto nero ornato solo da un semplice colletto bianco.
Nel 1913 Capel aprì a Chanel una nuova boutique nella rinomata località balneare di Deauville. Qui osservando le divise dei marinai, Chanel realizzò dei maglioni con lo stesso scollo.
Tutto lo stile degli abiti di Chanel, si ispirava alla vita di tutti i giorni, per offrire un abbigliamento pratico alla Belle Epoque in sostituzione a corsetti, bustini e sostegni per cappelli.
Nel 1914 scoppiò la guerra e la moda di Chanel prese il volo. Infatti moltissime famiglie altolocate si trasferirono a Deauville e tutte iniziarono a comprare Cappellini e abiti nella boutique di Chanel. Durante la prima guerra mondiale la boutique di Chanel era l’unica rimasta aperta e che offriva capi d’abbigliamento adatti alla situazione ed a tutte le esigenze.

Visto il suo successo Chanel aprì un’altra boutique sulla costa atlantica della Francia, precisamente a Biarritz paese confinante con la Spagna neutrale.
Nel 1916 va di moda il jersey e Chanel decise quindi di acquistare uno stocco di jersey lavorato a macchina, per realizzare i suoi abiti.
L’uso del jersey che fino ad allora veniva usato solo per la biancheria fu una vera e propria novità, infatti ancora oggi Chanel è conosciuta anche per le sue creazioni in jersey.
Nel 1917 Chanel aveva aperto ben 5 laboratori dove lavoravano 60 sarte che confezionavano abiti per le signore altolocate della Spagna.
In questi anni Chanel conosce e diventa amica con Misia una pianista polacca, che la introduce nel mondo degli intellettuali e degli artisti. Grazie a questa amicizia Chanel conosce persone molto importanti come Picasso, Stravinsky, Morand e tanti altri.
Nel 1918 Chanel visto il successo ottenuto, poté restituire l’intera somma di denaro che Capel gli aveva prestato e la loro relazione durò ancora un altro anno, perché lui morì in seguito ad un incidente stradale.
Nel 1923 lancia anche un profumo “Chanel N°5” (profumo oggi richiestissimo in tutto il mondo).
In seguito al N°5 arrivano anche il N°22, Gardènia, Bois des ìles, Cuir de Russie, Sycomore, Une idèe, Jasmine, Pour Monsieur ed il N°19.
Nel 1925 inizia a frequentare il duca di Westminster, che gli trasmette l’amore per il tweed scozzese.
Nel 1926 lancia la moda del piccolo vestito nero “La petite robe noire”.
Il suo successo decolla sempre di più, infatti nel 1928 trasferisce la sua boutique parigina al Rue de Cambon 31, dove occupò ben 3 piani.
Nel 1927 gli abiti sportivi sono richiesti anche in Gran Bretagna, quindi Chanel apre una boutique a Londra.
Tra il 1913 ed il 1930 Chanel creò solo gonne lunghe sotto il ginocchio e con il punto vita più basso, utilizzò nei suoi capi il jersey, lanciò lo stile alla marinara ed introdusse per la prima volta i pantaloni femminili.
Chanel quindi lancia la nuova donna del XX secolo, che attraverso abiti maschili la propria femminilità aumenta.
Con il crollo di Wall Street il 29 ottobre 1929, in Europa agli inizi degli anni ’30 iniziò un periodo di crisi economica.
Chanel colpita dalla crisi, decise di partire per Hollywood dove fu ingaggiata come costumista. Dopo due anni in America, ritornò a Parigi dove iniziò a realizzare anche gioielli. Infatti nel 1934 Chanel alle proprie clienti iniziò a proporgli anche dei veri gioielli.
Alla metà degli anni ’30 la maison aveva ben 20.000 dipendenti, 34 profumerie e Chanel realizzava circa 28 mila modelli all’anno.
Nel 1933 Chanel ha una relazione con un caricaturista basco, Paul Iribe. Nel 1935 durante una partita a tennis Paul muore davanti agli occhi di Chanel. A causa di questo lutto Chanel inizia ad avere problemi di insonnia, quindi inizia ad assumere il Sèdol, un ipnotico a basi di morfina, farmaco di cui non riuscirà mai a liberarsene.
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Chanel decide di chiudere il suo atelier, per fuggire ad una Parigi bombardata e ritornarvi nell’agosto 1940.
In questi anni di guerra ebbe una relazione con un membro del controspionaggio nazista, Hans Gunter von Dincklage, detto Spatz.
Successivamente ebbe una relazione con uno dei capi delle SS, Walter Schellenberg.
Grazie alle conoscenze che aveva con l’ambiente inglese e tedesco, Chanel voleva mettere in atto una strategia di pace organizzata insieme a Theodor Momm. Questa strategia prese il nome di “Modellhut”. Il piano era che la trattativa si doveva svolgere in Spagna, ma arrivati lì la sua compagna Vera Lombardi la tradì denunciandola all’Intelligence.
Nel 1944 le Forze francesi dell’Interno, arrestarono Chanel per le relazioni che aveva con le spie nemiche, ma dopo circa un giorno di interrogatorio venne rilasciata.
Nel 1945 Chanel decise di raggiungere in Svizzera Spatz, dove rimase li in esilio.
Nel 1953 parte per New York.
Intanto un nuovo astro della moda stava nascendo. A Parigi nel 1946 aprì la sua prima boutique Cristian Dior
Le creazioni di Dior era stravaganti anche se si ispiravano al passato con le gonne lunghe ed il busto della Belle Epoque, cosa che Chanel non apprezzò.
Il ritorno alla moda di Chanel fu nel 1953 ad un ballo molto importante che si teneva una volta l’anno. A questo ballo la figlia di Edmond e Maggy van Zuylen, Marie-Hélène de Rotschild indossava un abito che Chanel definì orrendo, quindi improvvisandosi sarta prese una tenda di tafféta e creò direttamente su Marie-Hélène un abito. L’indomani la ragazza andò da Chanel dicendo che il suo abito era stato apprezzato da tutti gli invitati.
Chanel nel 1954 riapre di nuovo la maison, presentando una nuova collezione.
Questa collezione sfilò davanti a tantissimi fotografi, giornalisti e acquirenti. In un primo momento la critica non fu tanto colpita, ma in seguito iniziarono dall’America arrivare consensi molto positivi.
La nuova proposta di questa collezione fu il tailleur in tweed, con la gonna lunga sotto il ginocchio, la giacca corta ed i bottoni dorati.
Nel 1955 Chanel crea anche un nuovo accessorio la borsetta 2.55, ispirandosi sempre al vestiario maschile.
Nel 1957 viene invitata per ricevere l’Oscar della moda, a Dallas.
Il 10 gennaio 1971 in una camera dell’Hotel Ritz, Chanel muore, aveva 87 anni.
Tutto il suo patrimonio viene lasciato alla fondazione Coga e la sua maison dapprima venne gestita dai suoi assistenti, per poi passare nel 1983 a Karl Lagerfeld.

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