venerdì, Aprile 19
La copertina dell’esposizione dedicata a Picasso e inaugurata negli spazi del Grand Palais a partire dal prossimo 7 ottobre.

Una mostra su Picasso, d’accordo. Il punto, però, è che quando si tratta di artisti di questo calibro, arrivati a un certo punto della storia, fai fatica anche a raccontarli in modi che risultino, non diciamo completamente, ma almeno vagamente originale. Pensateci un attimo. Provate cioè a mettervi per un secondo nei panni di chi, dirigendo uno dei più importanti musei di Parigi, ha l’ambizione di creare l’ennesima personale sulla vita di Picasso, e si trova per questo difronte al compito proibitivo di escogitare un modo, trovare un pretesto, scegliere un’angolazione dalla quale guardare l’opera di questo artista senza incappare nel già visto, già detto, già rappresentato.

E’ partendo da questo concetto che, a quarant’anni dalla morte di uno degli artisti più conosciuti e rappresentati al mondo, la direzione del Grand Palais a Parigi ha pensato bene di lasciare che a raccontare un Picasso inedito, originale, in una parola: esclusivo, fossero in realtà altri artisti. I migliori. Bingo! Il risultato infatti è una mostra che toglie il respiro.

Una veduta panoramica della facciata esterna e suggestiva del Grand Palais.

Inaugurata dal prossimo 7 ottobre (e visitabile fino al 29 febbraio 2016), “Picasso.mania” è l’esposizione in pratica sul prodotto delle influenze che l’opera di Picasso ha avuto sui più grandi artisti contemporanei. Tematica e cronologica, la mostra analizza una dopo l’altra le tappe della formazione del mito associato al nome di Picasso.

Da Guernica a Warhol, da Basquiat a Kippenberger a Jeff Koons, ad essere rappresentato sarà l’estro di un artista unico, che ha saputo lasciare ai posteri un grande patrimonio artistico e, soprattutto, di ispirazione.

Share.

Comments are closed.