venerdì, Marzo 29
La Fontana de’ Medici, nel suggestivo Jardin de Luxembourg.

Parigi è la città più romantica del mondo, d’accordo, ma a parte quelle due tre nozioni date ormai per acquisite, pochi sanno davvero il perché. Così ci hanno pensato i lettori di due riviste molto seguite a Parigi a spiegare, ognuno a modo suo, perché la Ville Lumière è anche, tra le altre cose, la città della Terra a più alto tasso di romanticismo. Una sola regola: bando ai cliché. In che senso? Che pensare di raccontare il lato romantico di Parigi al mondo partendo dalla Tour Eiffel sarebbe stato troppo facile, quindi troppo scontato, quindi inutile.

Così ognuno ha pensato bene di raccontare la città della luce partendo da quegli scorci urbani di solito sconosciuti ai più e per questo di sicuro non inflazionati. Ed ecco allora cosa hanno visto coi loro occhi – e poi anche coi loro smartphone – i parigini che hanno deciso di partecipare a questo singolare concorso. Una raccolta di istantanee inedite che rende perfettamente l’idea del perché Parigi possa essere considerata la città dell’amore, senza per questo dover scomodare Montmartre, o Saint Germain des Pres o, ancora, il più suggestivo ponte sulla Senna: Pont Neuf. Cinque immagini, tante ne abbiamo scelte, per confermare una volta di più la bellezza di una città che incanta, stupisce, e conferma, senza dover lustrare ogni volta i suoi più preziosi gioielli.

Il giardino (e il laghetto interno) al Petit Palais. Un piccolo angolo di paradiso nel cuore di Parigi.

Un po’ perché c’è molta Italia dentro, un po’ perché l’incanto del posto è memorabile, abbiamo pensato di inaugurare questa selezione con la Fontana de’ Medici, al Jardin de Luxembourg. In pieno cuore del quartiere latino, a due passi da Pantheon, si staglia questa fontana suggestiva che ci riporta dritti dritti nella Firenze dei Medici e ci parla anche un po’ di Sicilia. Scoprite da soli il perché leggendo la storia dei protagonisti raffigurati in fondo alla fontana.

Al secondo posto abbiamo inserito un luogo a noi molto caro: il giardino interno del Petit Palais. Si tratta di una piccola porzione di verde impreziosita da un laghetto interno e ai limiti della realtà. Quello che si dice un angolo di paradiso a due passi dal Ponte Alessandro III, altra meraviglia parigina.

Sempre parlando di ponti, ce n’è uno a cui siamo molto legati e che pochi conoscono: è il piccolo ponte di Parc Monceau, meraviglia unica che basta da sola a dire perché, anche senza gli stereotipi che l’hanno fatta conoscere a tutto il mondo, Parigi merita di essere considerata a pieno titolo la città più romantica del mondo.

Il piccolo ponte di Parc Monceau

Ma non è finita. Una menzione speciale se la merita anche un’altra piccola perla del centro, anche lei ad alto tasso di romanticismo: la Galerie Vivienne. Incantevole in inverno, quando i decori la fissano a metà strada tra il sogno e la realtà, questo è un posto ideale per un aperitivo in un girono di pioggia.

Ultimo luogo del (nostro) cuore sono i giardini del Palazzo Reale, proprio alle spalle della Comedie Française e a due passi dal Museo del Louvre. Un giardino che dà il meglio di sé in estate, ma che in col freddo conserva la magia unica e un po’ struggente che si prova davanti a un mare d’inverno.

Share.

Comments are closed.