martedì, Marzo 19

Sette euro. Sette maledettissimi euro. Tanto bisogna sborsare in media a Parigi per gustare una pinta di ottima birra alla spina. Sette euro, uno più che ad Auckland, Nuova Zelanda, una delle città più costose del mondo, e un euro e cinquanta più che a Zurigo, la maggiore città della (ricchissima) Svizzera. Sette euro: un prezzo (medio, lo ricordiamo) che fa di Parigi la capitale mondiale della birra “salata”, almeno secondo la quarta edizione dello studio sui prezzi del mondo condotto anche quest’anno da Deutsche Bank.

Un primato davvero poco invidiabile questo per la Ville Lumière, che va ad aggiungersi alla lunga lista di piccole ma significative controindicazioni da mettere in conto se si sceglie Parigi come meta per un soggiorno “mordi e fuggi”. Controindicazioni, chiariamo, di natura quasi soprattutto economica. Dai trasporti pubblici al cibo, dalle attrazioni all’acqua minerale, e ora anche la birra, Parigi si conferma infatti una volta di più una meta tra le più care del mondo.

Difficoltà che non incidono evidentemente sull’immagine di questa incantevole metropoli capace di attirare milioni di turisti da ogni angolo del pianeta e di lasciarli letteralmente a bocca aperta. Una specie di incantesimo per cui Parigi sembra essere maestra, con la sua immagine da città-museo, i suoi iconici monumenti, la sua allure romantica. E non ci si venga a raccontare che è a causa dell’alcol. Perché con quello che costa..

Share.

Comments are closed.